Gli Ex-Files

 "Non piangere se un uomo ti lascia.

Il prossimo potrebbe innamorarsi dei tuoi occhi"
 
Mae West
 
"Credi nell’amore a prima vista o devo ritornare?"
 
Dario Vergassola
 
"Tra noi è così finita che ci vorrebb una nuova frase per dirlo"
Carrie Bradshaw
 
 
 
 

A grande richiesta, un nuovo intervento-da-manuale. Cioè, da inserire nel vostro Manuale delle Regole Personali. Tutti dovrebbero averne uno, no? Sono piccoli accorgimenti che vi propongo, come sempre, per uscire dalle situazioni spinose in cui inevitabilmente (vuoi per Destino, vuoi per la piccola Falena che c’è n ognuno di noi), finiamo per cacciarci.

Siete liberi di non seguirle, ma la logica applicata al sentimento ogni tanto da i suoi buoni frutti. Vediamo se ci da una mano anche oggi.

Benvenuti all’intervento sugli Ex- Files.

 

Gli X-Files erano casi intricati di dubbia e inspiegabile realtà fantascientifica: Dana Scully buttava alle ortiche un quinquenio di Medicina (e master pagato da mamma e papà), perchè non c’era niente di ragionevole in quello che vedeva. Mulder le propinava delle squinternate facilonerie senza capo né coda e lei, poverina, non poteva fare altro che annuire come quegli animaletti plastificati che dondolano la testa sui cruscotti più kitch.

Credete davvero che la situazione con gli Ex-Files sia tanto diversa?

Gli Ex, ci manipolano, ci traviano, buttano via lavoro di autostima durato mesi, magari anni, nel giro di un solo nanosecondo. E noi gli diamo una mano, molto spesso senza opporci più di tanto. Basta un sorriso, un "dai" (a volte, anche un mezzo "dai") e puf! Discorsi triti e ritriti di ore con le amiche, volano dalla finestra, integrità e morale scompaiono tutto di un colpo e, da lontano, si sente il famigliare rumore di uno sciacquone.

Ma possiamo difenderci?

 

Ovviamente sì! In pochi e (relativamente) semplici passi.

Buona lettura

 

Prevenzione

 

Non ricascarci! Mai! E, quando dico mai, è mai sul serio!

Mai ti rimetterai con una persona, se sei stato tu a lasciarla. E mai e poi mai, se è stata lei!

 

E’ molto difficile far finire una storia. Sia le più navigate, sia quelle che, in fondo in fondo, sapevamo sin dall’inizio che non avrebbero funzionato. Non è importante il motivo (è noioso, non lo amo più, la storia mi pesa, non mi piace più, mi ha tradito, ecc…). Il punto è che, una volta presa una decisione, non si può e non si deve tornare indietro sui propri passi. Impariamo a maturare e a prenderci la responsabilità delle nostre azioni. Se ci comportiamo in un certo modo, accettiamone le conseguenze, senza strascichi, senza mezze chiusure, senza "se" e senza "ma". Se è finita, lo è sul serio. Prendete quindi una decisione ponderata. Pentirvi, sarebbe ancora peggio.

E abbiate la forza di mantenere le vostre posizioni. Non è sempre facile, ve lo concedo, ma è questione di coerenza con sè stessi e di rispetto nei confronti della persona che ci è stata accanto. Le abbiamo fatto male, chiudendo la storia: vogliamo fargliene ancora di più, dandole l’illusione di un "possibile" ritorno di fiamma?

Tratteniamoci, un po’ di ritegno…

 

Vi ricordo, inoltre, che i motivi di una rottura restano validi a vita. A porvi nella situazione di decidere di chiudere una storia è, solitamente, conseguenza di tre validissime motivazioni:

1)fatti imperdonabili (tradimenti, umiliazioni, violenze fisiche e psicologiche…),

2)conoscenza di un aspetto del carattere del partner per noi inaccettabile (dal troppo rozzo al troppo chic, che fa sentire inadeguato, fino alle preferenze politiche, ideologiche o organizzative)

3)nostro cambiamento interno (di priorità, di interessi, ecc…).

Queste tre scomode prese di coscienza, ci portano alla drastica decisione. A volte, è l’istinto a guidarci: molto più di frequente, l’esasperazione incontenibile che si porta a chiudere un rapporto.

Fidiamoci della nostra reazione e non “riscaldiamo la minestra”; riprendere un rapporto in stand-by riporta alla luce i problemi. E, lo sappiamo bene, verranno ripescati ad ogni litigata, scaramuccia o battibecco e vi ritroverete, in men che non si dica, in una gabbia di vetro e acciaio dal quale non è possibile intravedere vie di fuga.

 

Sapete cosa è sciocco? Continuare a fare sempre la stessa identica cosa più e più volte aspettandosi un risultato diverso…

 

 

Revival…

 

Può succedere anche questo. Senza una nuova prospettiva all’orizzonte, ripenserai a come stavate bene insieme. Ti mancherà il suo corpo, tanto familiare, e le sensazioni che ti dava. Ti mancheranno le chiacchiere e un appoggio nei momenti difficili. Ridere e scherzare. Flirtare. Metterti elegante per qualcuno. Un appuntamento. O il sesso.

 

Siediti, e aspetta che passi. Non cedere!

Chiama un’amica, metti su il ragù, smacchia il guanto da forno (che è sempre uno schifo), fatti un the, finisci quel libro (ce l’hai da un mese, tra poco la biblioteca ti manda i rottweiler a casa!) o erudisciti sulla vita del pangasio, ma non chiamare! Non organizzare niente!

 

Se hai chiuso tu, confonderesti ancora di più le carte in tavola. Siete già in una situazione liminale, cosa si può aspettare da un invito simile?

Se ha chiuso il partner…bhe, se lo chiami, sei un vero zerbino. Vuoi dargliela vinta e permettergli di rubarti anche la poca dignità che sei riuscito a conservare?Non credo…

 

Se proprio, però, hai smacchiato il guanto da forno e sei sopravvissuto ai rottweiler ma la voglia non ti è passata…che ti devo dire: chiama.

Vediamo come va.

Poniti, nei confronti dell’appuntamento, nelle vesti di uno scienziato: dovrai mantenere un controllo lucido e costante sulle tue reazioni ed emozioni, vedere le corrispondenze causa-effetto e registrare il tutto su un taccuino mentale. Ti aiuterà a tenere sotto controllo l’agitazione, la sudorazione eccessiva e l’incontinenza verbale. Tornato a casa potrai fare un lucido riesame di ciò che è accaduto. E trarre le debite conclusioni.

 

Ti consiglio comunque di mettere prima in chiaro le cose. E’ sempre pericoloso riaprire gli Ex-Files, non si sa cosa mai può saltarne fuori. Cerca di convincere l’ex, con banali e stupide scuse, che la vostra uscita/pomiciata/scopata non significa assolutamente niente. Inducilo a pensare che, tra voi, non c’è più niente e niente ci sarà. Era solo per vedere come sarebbe stato per un’ultima volta, dirai con tono annoiato e distante.

Gioca bene e potresti anche uscirne indenne. Se capisce che hai paura, nel giro di un “ci vediamo per un caffè?”, potresti ritrovarti di nuovo al punto di partenza.

L’ideale, è chiudere il tutto dandovi un appuntamento a cui entrambi sapete che non andrete mai.

“Dovremmo farlo più spesso. Sentiamoci, non perdiamoci di vista”.

 

E poi, scappate ovunque la validità del vostro passaporto vi consenta.

 

 

Cura

 

Quando incominciate ad accorgervi che la situazione vi sta sfuggendo di mano e l’attrazione per ciò che avevate accantonato riemerge prepotente e incontrollabile, probabilmente siete già al punto di non ritorno.

Probabilmente.

Ma non è detta l’ultima parola.

 

Consiglio una indiscriminata full immersion nel passato. Non tralasciate niente: ripescate le vecchie foto (quelle che non avete bruciato), le videocassette del week-end al mare, i regali che non avete donato alla CARITAS.

Vi accorgerete che sono un’utile cartina tornasole della vostra storia. Potreste ricavarne qualche senso di repulsione che vi dia la definitiva spinta a lasciar perdere tutto. Come la volta in cui tu gli regalasti un orologio da 200 euro e lui la tazza con Snoopy o lo scontrino del ristorante a 7 stelle in cui la portasti per il suo compleanno, prima di scoprire che lei usciva anche con il tuo migliore amico.

Fatevi furbi!

 

Se da soli non vi riesce, sfogliate la rubrica. Il numero dell’amica che non l’ha mai sopportato è proprio lì, sotto i vostri occhi. Sarà lieta di darvi almeno 600 ragioni per non ripetere gli stessi sbagli (lo sa bene, dopo è lei a raccogliere i cocci!).

Non preoccupatevi dell’ora: anche alle tre di notte, la troverete felice e disponibile di esprimere finalmente la sua opinione a 360 gradi. Scommettiamo che lei si ricorda particolari che voi nemmeno avevate notato?

 

 

Conclusione

 

Niente di quello che vi ho detto fin’ora, potrà distogliervi dal vostro intento, se non siete motivati. Cerco solo, con esperienza e un po’ di istinto protettivo, di salvaguardarvi da inutili sofferenze.

Se non ci si da una mano tra di noi!

 

Riflettete bene su ciò che fate perché un cuore spezzato può rimarginarsi, è vero, ma sarà molto più difficile avere fiducia nel prossimo che tenterà di conquistarlo. E il cinismo, nel frattempo, potrebbe anche uccidervi J.

Non è questo l’antivirus migliore per combattere gli Ex-Files.

 

Donatevi a chi vi merita e non sprecatevi con chi non ha saputo apprezzarvi al primo colpo. Non tutti meritano una seconda chance. Il confine tra benevolenza e stupidità è talmente sottile che può essere varcato senza nemmeno rendersene conto.

 

Esiste, per l’amor del cielo, una infima porzione di “coppie riscaldate” che funziona benissimo. Spero che la tua, contribuisca ad aumentare questa scarna percentuale.

 

Vi lascio con la citazione della mia amata Cassandra (in “Frankie & Ben – una coppia a sorpresa”)

“Ecco, io non credo nei finali lacrimosi, nel Karma nè improvvise catarsi. Nella vita vera, nessuno cambia dal giorno alla notte… di tanto in tanto si compie semplicemente qualche passo nella direzione giusta”

 

 

In bocca al lupo e…buona passeggiata!

 

 

2 responses to this post.

  1. Posted by carlotta on 14 ottobre 2008 at 17:06

    intervento molto all sex and the city..complimenti, adoro i toi interventi…beso al material boy…;)

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  2. Posted by Diana on 30 settembre 2008 at 22:30

    bellissima la primissima frase.
    non sapevo fossi amorologo, sociologo, psicologo e antropologo messi assieme!!!
    in bocca al lupo per la tua carriera!

    Rispondi

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